Antifurto casa: prezzi e consigli per la scelta
In tema di antifurti casa, i prezzi subiscono forti oscillazioni, in base al grado tecnologico dell’allarme e all’ampiezza della zona da proteggere (dal mini appartamento alla villa, insomma). Anche se online si trovano kit antifurto fai-da-te a basso costo, la sicurezza è un’altra cosa: solo un intervento professionale garantisce la prevenzione dei furti e protezione dai malfunzionamenti che, in un momento critico, potrebbero avere ripercussioni serie.
Un buon impianto di antifurto per la casa può avere un prezzo medio di € 2.500. Ma vediamo come cambia il preventivo, a seconda delle scelte che facciamo.
Guida ai preventivi antifurto abitazioni
Sensori, videosorveglianza, fili sì o fili no, sistemi diversi anti intrusione… Sono molti i fattori che incidono sul preventivo per un impianto di allarme. Per avere una stima dettagliata dei prezzi, rivolgiti a un professionista. E, nel frattempo, scopri le informazioni chiave per fare una scelta oculata. Ecco cosa dovresti sapere per valutare preventivi.
Prezzi dell’antifurto casa
Per l’installazione di un antifurto da casa il prezzo della manodopera sta sui € 25 l’ora. Ma ciò che fa la differenza sono gli elementi che compongono l’impianto di allarme e, eventualmente, di videosorveglianza.
Quanto costano i sistemi per l’allarme di casa? Ecco un ipotetico prospetto dei costi calcolato sulle tariffe medie attuali.
Elementi sistema antifurto | Prezzo unitario |
---|---|
Centrale di allarme filare o senza fili (wireless) | 800 € – 1.000 € |
Sensori perimetrali (porte e finestre) | 20 € – 60 € |
Sensori volumetrici (spazi interni) | 30 € – 50 € |
Sensori vibrazioni da scasso (es.: rottura vetro) | 70 € – 80 € |
Dissuasori luminosi da esterno | 70 € |
Sensori di rilevazione presenza da esterno | 90 € |
Telecamera esterna | 200 € – 250 € |
Telecamera interna | 50 € – 200 € |
Sistema di videoregistrazione | 400 € – 500 € |
Sistemi domotici per controllo da remoto | 30 € – 300 € |
Telecomando extra | 20 € – 30 € |
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Nota Bene! I prezzi cambiano in base alle tue esigenze e alla zona in cui risiedi.
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Antifurto filare e senza fili a confronto
Se in passato la scelta sarebbe ricaduta necessariamente sugli antifurti filari, oggi c’è anche la possibilità di adottare un antifurto wireless. La prima differenza? Per installare un antifurto cablato (o via cavo) servono opere murarie: la costruzione di tracce in cui alloggiare le canaline in cui passano i cavi dell’impianto.
Mentre l’allarme senza fili (detto anche wireless) non richiede alcun tipo di opera e si installa con maggiore rapidità, con un risparmio anche sulla manodopera. Questo sistema non funziona via cavo ma via onde radio, utilizza una doppia frequenza che lo rende impossibile da sabotare.
In alternativa, esistono anche antifurti per la casa ad alimentazione mista, filare e wireless.
Che sia con o senza fili, l’antifurto per la casa ha un prezzo variabile su cui incide essenzialmente la quantità e la qualità degli elementi di controllo installati all’esterno e all’interno dell’abitazione. L’impianto di allarme filare può avere un prezzo medio di € 700 – € 800 senza contare i sensori, mentre l’antifurto wireless si attesta su un prezzo medio di € 1.500. Nel caso l’abitazione sia già cablata e predisposta per l’installazione di un antifurto via cavo, allora questa potrebbe essere l’opzione più conveniente.
Antifurto casa perimetrale: gli elementi fondamentali
Partiamo dalle componenti dell’allarme che si installano all’esterno dell’abitazione. Nell’impianto di antifurto perimetrale non devono assolutamente mancare i sensori su porte e finestre. Disponibili in molte varianti, dai sensori per porte blindate a quelli per le serrande dei garage, o ancora i sensori per persiane e quelle per le finestre…
Tuttavia, è possibile scoraggiare i malintenzionati prima ancora che tentino di scassinare le vie di accesso alla casa. Come? Basta installare dei sensori di movimento abbinati a dei dissuasori luminosi: il semplice passaggio di un estraneo attiva l’accensione delle luci. Basta questo segnale per convincere i ladri a gettare la spugna, perché la luce indica che la casa è protetta dall’antifurto.
Per una protezione e prevenzione ulteriore, si consiglia di installare anche un sistema di videosorveglianza per monitorare i “punti caldi” e i punti di accesso. Anche le telecamere hanno dei sensori, quindi si attivano ed emettono un segnale luminoso, sempre allo scopo di dissuadere gli intrusi.
Antifurto volumetrico: cosa serve e perché
Secondo gli specialisti del settore, l’antifurto perimetrale non basta per tenere la casa al sicuro. Infatti, c’è bisogno di proteggere anche le aree interne con un impianto di antifurto volumetrico. È composto di sensori di rilevazione presenza, a microonda e/o a infrarossi, che si possono installare in ogni stanza, oppure negli ambienti considerati più a rischio.
Oggigiorno si possono acquistare dei sensori di movimento con telecamera integrata, oppure si può scegliere di installare separatamente un sistema di videosorveglianza anche per l’interno. Le videoregistrazioni, che avvengano dentro o fuori l’edificio, possono essere conservate in un sistema di registrazione di proprietà, oppure inviate alla centrale operativa dedicata al servizio di assistenza H24.
Quale antifurto casa scegliere?
Ci sono molte marche di antifurto in commercio, più o meno note. Ma è sempre consigliabile affidarsi agli esperti di sistemi di sicurezza per progettare l’impianto, scegliere l’antifurto più indicato per le specifiche esigenze, e definire come installare l’antifurto con o senza fili.
Potrete prendere tutte le decisioni insieme, esaminando attentamente le caratteristiche della casa e le preferenze di chi la abita. Ecco quali sono i fattori primari da valutare:
- categoria di rischio della zona: casa situata nel centro abitato o in aree isolate;
- volumetria e perimetro della casa (piccola, grande, su più piani, a pian terreno…);
- numero di punti di accesso sui vari livelli: finestre, porte, garage, balconi, terrazze…;
- necessità di attivare l’antifurto su tutta l’area abitativa e/o solo in zone specifiche;
- bisogno di sistemi pet-immune per l’identificazione degli animali domestici;
- necessità di impianti domotici per il controllo da remoto via wi-fi;
- casa di proprietà o in affitto;
- budget a disposizione.
Si stima che l’80% degli acquisti di sistemi di allarme per la casa avvenga solo dopo aver subito un’intrusione. Purtroppo, la maggior parte degli italiani non possiede un antifurto in casa, forse per i prezzi considerevoli, o forse perché spera di essere al sicuro.
In ogni caso, la questione dei costi non deve scoraggiare: il prezzo dell’antifurto è sempre proporzionato alla dimensione della casa. Perciò, chi vive in piccoli appartamenti, anche non di proprietà, può mettersi al riparo dai rischi con un investimento del tutto accessibile.
Detrazioni e bonus per i sistemi di sicurezza
C’è la possibilità di installare un antifurto per la casa a metà prezzo, grazie al Bonus Ristrutturazioni: è prevista una detrazione fiscale Irpef del 50% recuperabile in 10 anni, con quote annuali di pari importo. Inoltre, in caso di interventi più estesi, come le ristrutturazioni edilizie o i lavori di riqualificazione energetica, si può prevedere la possibilità di cessione del credito d’imposta, e persino di innalzare l’aliquota di detrazione.