Costo ricarica condizionatore: prezzi e informazioni 2024
Devi far ricaricare il tuo condizionatore? Ti chiedono con quale gas funziona il climatizzatore, R32, R410A, R407C, o R22? Vediamo le differenze tra i gas ed il costo di ricarica di un condizionatore di casa in base al gas utilizzato. Analizziamo costi e prezzi del 2019 perché sono aumentati anche a causa delle normative.
In ordine di tempo il primo gas utilizzato dai condizionatori era R22, ormai bandito, successivamente si è utilizzato prevalentemente il gas R407C, poi R410A. Attualmente la direttiva europea richiede di utilizzare il gas R32 a salvaguardia del buco dell’ozono. Approfondiamo il tema partendo dai costi di ricarica.
Quanto costa la ricarica di aria condizionata? Prezzi e tempistiche
Ricaricare il condizionatore è un lavoro relativamente economico. Il costo dipende prevalentemente da quanto kg di gas si devono rimettere nel climatizzatore.
Il costo per ricaricare un condizionatore dipende dall’attività di ricarica e dal prezzo al kg del gas usato. Nella successiva tabella riportiamo quanto costa ricaricare un condizionatore al kg per tipologia di gas.
Ricarica condizionatori | Prezzo all’utente |
---|---|
Costo di ricarica | 50€ – 70€ per intervento |
Gas R32 | 25€ – 30€ al kg |
Gas R410A | 70€ – 80€ al kg |
Gas R407C | 80€ – 90€ al kg |
Gas R422D(sostituto del R22) | 90€ – 100€ al kg |
Un climatizzatore mono split di casa contiene in genere 1 Kg di gas quindi il lavoro di ricarica di un condizionatore può costare dai 100€ ai 200€ al massimo. Nel caso del gas R22 è più complesso poiché fuori produzione.
In generale, non puoi fare da solo. Per acquistare il gas di un condizionatore (fluido refrigerante) è obbligatorio possedere il patentino frigorista e la certificazione F-gas (DPR 43/2012).
Il tempo necessario per effettuare la ricarica è molto veloce: non prenderà più di 30 minuti. Se il manutentore dovesse trovare una perdita, sappi che i tempi si allungherebbero.
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Ricarica del gas del condizionatore di casa, ecco come fare
Dunque, ti sei accorto che il tuo impianto non raffredda più come dovrebbe e hai capito che è il momento di procedere con la ricarica del gas. A questo punto ti starai chiedendo: come si ricarica il condizionatore di casa? Posso fare tutto da solo?
La risposta è che si tratta di un’operazione abbastanza complessa e regolata da severe normative. Non tutti possono fare la ricarica del gas del condizionatore e il D.P.R. 43/2012 disciplina questa attività proprio perché potenzialmente pericolosa: esiste un registro nazionale presso il Ministero dell’Ambiente al quale professionisti e ditte che offrono questo servizio devono essere iscritti obbligatoriamente. Per essere inseriti nel registro, i tecnici devono superare un esame teorico e pratico.
Il fai da te è espressamente vietato dalla legge: oltre a rischiare una sanzione, andresti a maneggiare gas altamente inquinanti e pericolosi; inalare queste sostanze è nocivo per la salute.
L’unica cosa da fare quando devi ricaricare il condizionatore di casa è dunque chiedere aiuto ai tecnici abilitati all’assistenza condizionatori.
Un altro aspetto da considerare è che non è possibile scegliere quale gas refrigerante utilizzare. Ogni condizionatore viene concepito per una certa tipologia di gas, che è incluso “di serie” dalla casa di produzione al momento dell’acquisto del nuovo apparecchio. Dovrai sempre attenerti alle caratteristiche di quello specifico modello e ricaricare l’aria condizionata sempre con lo stesso tipo di gas.
Attualmente, i gas refrigeranti più utilizzati sono R32 e R410. Vediamo quali sono le differenze e le caratteristiche.
Gas refrigerante R32 e R410A: le differenze
Il Regolamento Europeo Nr. 517/2014 impone che dal 2025 devono essere eliminati i condizionatori (mono o multi split) che hanno un Global Warming Potential superiore a 750. In aggiunta vieta i gas nocivi per l’effetto serra. Questa normativa ha l’obiettivo di salvaguarda del nostro pianeta è vuole imporre dei limiti nella quantità di gas refrigeranti immessi nell’atmosfera.
I condizionatori ad oggi in commercio utilizzano R410A o il nuovo R32, dal 2025 solo R32. Quali sono le principali differenze (non parliamo degli altri gas ormai in disuso):
- Indice di GWP: R32 ha un indice più basso rispetto a R410A
- Ecologico: R32 non è dannoso per il buco dell’ozono
- Sicuro: R32 è totalmente sicuro in casa poiché è un refrigerante a bassa infiammabilità
- Maggiore efficienza: R32 ha una maggior efficienza energetica rispetto a R410A
- Prezzo minore: R32 costa molto di meno al kg del R410A
Quando ricaricare un condizionatore
Il condizionatore si deve ricaricare solamente quando abbiamo una perdita e abbiamo dei problemi. In assenza di perdite il condizionatore non si scarica.
Il tecnico come prima cosa deve trovare e riparare la perdita (anche per obbligo di legge) e solamente dopo deve ricaricare l’impianto. La legge impone che dopo un mese dalla riparazione si deve rifare il controllo di tenuta e di assenza di perdita dell’impianto di climatizzazione.
Se invece il tuo condizionatore è ormai troppo vecchio e stai pensando di sostituirlo, leggi in questo articolo il costo di installazione e montaggio nuovo climatizzatore e condizionatore.
Cosa fare dopo aver riparato la perdita del gas
Come abbiamo visto se devi ricaricare vuol dire che hai un perdita di gas. Il tecnico serio una volta trovata e riparata la perdita effettua diversi controlli prima di effettuare la ricarica:
- Verifica il vuoto dell’impianto
- Prove di funzionamento
- Pulisce i filtri e gli scambiatori
- Controlla il corretto assorbimento di corrente
Tutte queste attività possono portare al costo di ricarica di un condizionatore anche a 200€ – 400€ per ogni intervento e split.
Chi può ricaricare il condizionatore
Come detto in precedenza solo un tecnico abilitato può eseguire le operazioni di ricarica e la riparazione della perdita del gas del condizionatore. Chiedete subito la certificazione F-Gas che abilita il professionista a lavorare con i refrigeranti fluorati. Chiedi sempre di far riparare la perdita prima della ricarica.