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Lavaggio impianto riscaldamento: Costo e Obblighi

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Il lavaggio dell’impianto riscaldamento è importante sia per un impianto di riscaldamento centralizzato sia per un impianto autonomo. Per questo, è utile conoscere la risposta ad alcune domande. Quando lavare l’impianto di riscaldamento? Quali sono i costi del lavaggio di un impianto di riscaldamento? E, infine, se ci sono obblighi normativi del lavaggio dell’impianto di riscaldamento centralizzato o autonomo.

Come vedremo in seguito ci sono sole alcune casistiche dove il lavaggio dell’impianto di riscaldamento è obbligatorio per legge. Ma, a prescindere dalla normativa, dopo alcuni anni è una operazione di buona manutenzione che permette di mantenere in efficienza il vostro impianto.

Iniziamo con il capire perché si deve fare questa operazione di pulizia dei tubi dell’impianto, indipendentemente se sia obbligatorio o meno.

Perché fare il lavaggio dell’impianto di riscaldamento

Tutti gli impianti di riscaldamento centralizzato o autonomi funzionano con un circuito chiuso di acqua che viene riscaldata dalla caldaia e mandata in circolo nei tubi dell’impianto termico. Questo vale per impianti tradizionali a radiatori e termosifoni e anche per i nuovi impianti a pannelli radianti a pavimento.

Il circuito viene caricato all’avviamento dell’impianto e l’acqua circola al suo interno. Dopo tanti anni, a causa del calcare, del deterioramento dei tubi, ed altro, può accadere di trovare nei tubi depositi di calcare, residui di corrosione dei tubi, scorie da ossidazione di alcune parti e altro.

Per questo motivo il lavaggio chimico dell’impianto di riscaldamento è una operazione di pulizia e di buona manutenzione del vostro impianto di riscaldamento. Il lavaggio permette di pulire i tubi dove scorre l’acqua riscaldata. Così, l’impianto termico tornerà più efficiente con un aumento del rendimento termico.

Quando fare il lavaggio di un impianto di riscaldamento

Non ci sono suggerimenti particolari. A meno dei casi di obbligo che vedremo nel successivo paragrafo, in genere ci sono dei segnali che possiamo identificare che sono le prime avvisaglie di un deterioramento della capacità termica dell’impianto. Fate attenzione ai piccoli rumori oppure, il più classico dei sintomi è la caldaia alla massima potenza ed i termosifoni che fanno fatica a scaldarsi.

Un lavaggio chimico dell’impianto di riscaldamento fatto a regola d’arte permetti di aspettare diversi anni, anche 10 o oltre, prima di dover rifare il lavoro di pulizia dell’impianto di riscaldamento.

Vantaggi del lavaggio di un impianto di riscaldamento

vantaggi del lavare l’impianto di riscaldamento sono ovviamente correlati ai problemi che dopo diversi anni, in media 10, un impianto di riscaldamento può iniziare a presentare.

Il principale vantaggio è nel risparmio energetico. Un impianto di riscaldamento efficiente che è in grado di lavorare alla sua corretta capacità termica si traduce in un risparmio sulla bolletta del gas / metano. Questo può anche essere tra i 100€ – 200€ l’anno per una famiglia, circa un 10% della spesa annua.

Quando è obbligatorio il lavaggio di un impianto di riscaldamento

Il Decreto del Presidente della Repubblica 59/2009 che ha reso attuativo l’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del decreto di Legge 192/2005 in riferimento alla direttiva europea 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia indica in quali situazioni è obbligatorio effettuare il lavaggio chimico di un impianto di riscaldamento.

In particolare, il DPR 59/2009 all’articolo 14 riporta quando è obbligatorio il lavaggio chimico dell’impianto termico:

  • Ristrutturazioni totali o ristrutturazione del solo impianto termico
  • Nuova installazione o sostituzione di generatore di calore (es. quando cambiamo la caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione)

Nell’articolo 14 del DPR si prescrive nei precedenti casi il “trattamento chimico di condizionamento“, cioè il lavaggio chimico, per gli impianti che che hanno potenza nominale del focolare complessiva minore o uguale a 100Kw.

Se la potenza dell’impianto è superiore ai 100Kw ma inferiore a 350Kw è necessario anche un trattamento di addolcimento dell’acqua. Oltre queste potenze, le regole sono espresse nell’articolo 5 del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 “Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n. 10” che non è ambito di questo articolo.

Come fare il lavaggio

Come abbiamo detto in precedenza il lavaggio di un impianto di riscaldamento ha l’obiettivo di pulire il circuito del riscaldamento eliminando l’acqua sporca dai termosifoni e gli accumuli di varie cose nell’interno dei tubi dell’impianto e nei termosifoni.

Per fare il lavaggio, l’idraulico utilizza un pompa che invia nell’impianto un prodotto chimico acido. Questo è il motivo per cui si parla di lavaggio chimico dell’impianto di riscaldamento. L’acido, opportunamente sciolto nell’acqua, in poco tempo rimuove tutte le impurità presenti nell’impianto.

Successivamente viene inserita nell’impianto della nuova acqua. Così il vostro impianto torna come nuovo al momento della prima installazione funzionando in modo perfetto.

Chi esegue il lavaggio

Per fare il lavaggio chimico è fondamentale rivolgersi ad un professionista del settore, ad un idraulico con esperienza. Un lavaggio fatto male o fatto da soli con il fai da te rischia di danneggiare l’impianto. Inoltre, occorre maneggiare acidi pericolosi e attrezzature idrauliche che solo un esperto del settore è in grado di usare. Per questi motivi, vi suggeriamo di evitare il fai da te.

Per assicurarsi della professionalità dell’idraulico e della riuscita del lavoro, confrontate diversi preventivi in dettaglio. Fatevi spiegare in cosa consiste il lavoro e riuscirete subito a capire chi vi farà un buon lavoro e chi vi fornirà un lavoro approssimativo.

Quanto costa il lavaggio di un impianto di riscaldamento

Il costo del lavaggio chimico di un impianto di riscaldamento autonomo di una abitazione può variare dai 300€ ai 500€, comprendendo la manodopera, le apparecchiature ed i prodotti chimici utilizzati.

Sebbene il costo può sembrare elevato, si ammortizza nel giro di 2/3 anni grazie al risparmio energetico in bolletta del gas metano. Mentre se viene fatto contestualmente ad una ristrutturazione o ad una sostituzione di una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione, oltre ad essere obbligatorio, il costo diventa minore.

Per il costo di un lavaggio di un impianto di riscaldamento centralizzato è fondamentale chiedere un preventivo. Sebbene per semplicità e per fare due conti rapidi si può immaginare il costo di un impianto autonomo moltiplicato per il numero di abitazioni del condominio.

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